Al giorno d’oggi, in una società come la nostra, in cui pratiche di agricoltura ed allevamento intensivi e l’utilizzo massiccio di sostanze chimiche sono all’ordine del giorno, ci fanno capire quale grande importanza abbia il concetto del “BIOLOGICO”, in termini di salute e nei confronti dell’essere umano e della madre terra tutta. I consumatori hanno un grande potere: la possibilità di scegliere cosa acquistare e pertanto, poter indirizzare l’offerta in base ai propri consumi.
Il metodo con cui vengono prodotti gli alimenti biologici non danneggiano l’ambiente, contribuendo alla salvaguardia degli equilibri dell’intero ecosistema e alla tutela delle risorse naturali (quali suolo, acqua , aria..). infatti, la loro produzione NON prevede l’utilizzo di pesticidi, concimi chimici di sintesi, ormoni, additivi, coloranti e conservanti. Analisi effettuate sugli alimenti bio hanno evidenziato contenuti in vitamine, zuccheri, polifenoli, flavonoidi, antiossidanti e minerali superiori rispetto agli alimenti convenzionali.
Inoltre, tale tipo di agricoltura, consente un risparmio energetico, in quanto non vengono utilizzati prodotti di sintesi derivanti dal petrolio.
Anche in apicoltura, la pratica del biologico, non prevede l’utilizzo di sostanzechimiche che andrebbero ad inquinare la cera(la si può considerare come un registratore, in quanto un’analisi della stessa, troverebbe residui di sostanze chimiche utilizzate dall’apicoltore anche dopo svariati anni),la propoli e il miele. Per questo motivo, bisogna tener conto che il miele, si è una sostanza naturale perchè l’ape raccoglie il nettare che trova in natura, ma senza dimenticare che lo è, soprattutto se l’apicoltore attua un metodo di conduzione pulito, che preservi l’alimento da eventuali residui.
Bisogna, tuttavia, tenere presente, che la certificazione biologica, consente di attuare le misure che garantiscono la produzione in base al disciplinare, ma la differenza tra i vari alimenti biologici che si possono trovare in commercio, è determinata soprattutto dal lavoro svolto dal produttore;da qui, la necessità di instaurare con quest’ultimo, un rapporto di piena fiducia che garantisca la produzione di alimenti sani e vitali, in grado di arricchire il corpo e lo spirito del consumatore.